A cura di Andrea Tiziano Calegari
About Media
Cosa sono i New media?
I New media sono i nuovi mezzi di comunicazione di massa. Prima di questi erano presenti altri tipi di comunicazione, che li possiamo definire Pre-informatici. Il termine “nuovi media” si riferisce in genere a quei media digitali che sono interattivi e coinvolgono forme di computing. Possiamo identificare tra i New media per esempio: PC, Smartphone e Tablet.
La comunicazione digitale permette infatti un contemporaneo scambio di conoscenze e di esperienze collettive.
Secondo quanto scrivono Bolter e Grusin (1999), infatti, il processo tecnologico dei media può essere interpretato alla luce di una evoluzione degli stessi, piuttosto che in termini di rivoluzione. Un nuovo medium, da cui il plurale media, non comporta mai una ridefinizione totale del medium precedente quanto, invece, l’introduzione di nuove funzionalità.
L’evoluzione del computer, la diffusione dei sistemi operativi basati su GUI (Graphics user Interface) e la rapida espansione della Rete hanno reso facilmente accessibile a tutti lo strumento tecnologico e influenzato profondamente tutte le altre tecnologie della comunicazione.
Oggi le connessioni a livello globale avvengono tramite computer: in borsa gli scambi di denaro e di merci, il controllo del traffico aereo e ferroviario, ecc. avvengono per via informatica. La stessa via consente a milioni di persone di scambiarsi messaggi senza limiti di tempo e di spazio, trasformando molte forme di interazione personali da “reali” a “virtuali”.
“...Satelliti, connected tv, smartphone, notebook sono i nuovi compagni di vita dell’individuo digitale; essi sono in grado di garantirci una presenza online costante, ma ci garantiscono una presenza costante all’interno del grande universo del cyberspazio...Grazie a loro il mondo ha subito una trasformazione in termini di comunicazione globalizzata, determinando la nascita di una nuova era che potremmo definire della informazione globale immediata, che si basa sulla divulgazione, diffusione e ritrasmissione, ma soprattutto sull’interazione immediata e planetaria delle informazioni...” (Antonio Teti, “Il potere delle informazioni” p. 35)
Basti pensare che nel primo trimestre 2013 la vendita degli Smartphone, considerati dei New media, ha sorpassato la vendita dei telefoni tradizionali. Come afferma questo articolo:
“..Per la prima volta le vendite trimestrali di telefoni cellulari hanno visto gli smartphone superare, in valore assoluto, i cosiddetti feature phones, Nel corso dei primi 3 mesi del 2013 sono stati venduti circa 418,6 milioni di telefoni cellulari, cifra in aumento del 4% rispetto ai 402,4 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Nel primo trimestre 2013 sono stati venduti 216,2 milioni di terminali smartphone, a rappresentare il 51,6% del totale di mercato. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è stato registrato un aumento delle vendite del 41,6%...” (Fonte http://www.businessmagazine.it/news)
Avvento dei New Media nell'informatica
Stiamo vivendo in un periodo di profondi cambiamenti tecnologici. I New media li possiamo portare con noi ovunque andiamo. Le tecnologie quindi possono essere usate sia per isolarci dall’ambiente che ci circonda che per connetterci con altri ambienti. Noi viviamo in quello che la sociologa Linda Stone chiama "attenzione continua e parziale" attraverso la quale passiamo costantemente da una vita diretta ad una mediata. Queste tecnologie possono essere usate anche per annotare il nostro ambiente, dandoci accesso all’informazione quando ne abbiamo bisogno e aumentando la consapevolezza del mondo attorno a noi. Le tecnologie New Media sono interconnesse in modo tale che i messaggi scorrano facilmente da un posto all’altro e da una persona all’altra. La comunicazione accade ad una varietà di livelli, dall’intimo al personale, dal pubblico o in larga scala. Il rapporto di un distributore-multi riceventi che dominava la cultura della stampa ed i moderni mass media ha ceduto il passo ad un modello da molti-a molti in cui le persone fanno circolare i loro lavori attraverso una vasta community. La capacità di operare in "network" è emersa come un’importante abilità sociale e professionale.
Media Changes - Nuovi modi di fruire le informazioni
What changes have brought new media in information?
L’Era Digitale
Prestando attenzione alla realtà che ci circonda, ci si rende subito conto di come, al giorno d’oggi, le Tecnologie della Informazione e della Comunicazione (TIC) abbiano rivoluzionato il nostro modo di vivere e di pensare. Una rivoluzione epocale, che ci offre la possibilità di una veicolazione interattiva e multimediale dell’informazione in quella che è oggi, più che mai, “La Società della Informazione”. Oggi, grazie a queste tecnologie, l’informazione è dovunque e comunque, sfaccettata, multimediale, interattiva, multi prospettica e ipertestuale. Agli inizi del terzo millennio le frontiere dell’informazione e della comunicazione si sono spinte oltre ogni immaginazione ed ipotesi futuristica o fantascientifica. La tecnologia avanzata ha perfezionato i mezzi di comunicazione rendendoli sempre più veloci e completi: in tempo reale è possibile ricevere notizie da tutte le parti del mondo, interagire con le fonti. Addirittura, grazie alla rete telematica, qualsiasi individuo munito di PC potrebbe attingere direttamente alle fonti da lui desiderate, scegliendo e creando egli stesso il “giornale” in base a ciò che più lo interessa o che lo colpisce. I nuovi mezzi di comunicazione permettono inoltre di annullare i limiti dello spazio e del tempo, consentono all’utente di fruire del servizio in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, lo rendono soggetto attivo dell’informazione e non più un semplice lettore passivo.
Media Impacts
Ricadute sociali e psicologiche della new information
Cambiamento dell’informazione da orale a visiva ad oralità secondaria o di ritorno
Nel corso della storia dell’uomo, è avvenuto un significativo sviluppo delle metodologie di comunicazione tra i gli individui, dettate dal progresso tecnologico e dalle scoperte.
La prima svolta è avvenuta, circa, nel 4000 a.C., quando l’uomo scoprì la scrittura in seguito alla nascita delle prime città, come mezzo per garantire un ordine sociale. Secondo Marshall McLuhan la nascita della scrittura ha avviato un processo di “Detribalizzazione”, ovvero quel processo di trasformazione culturale che porta talune società a perdere i loro caratteri tribali, attraverso processi di acculturazione, di urbanizzazione o tramite l’inserimento in contesti globali caratterizzati da un’ economia di mercato. Il passaggio da tribù a società quindi, si è compiuto in modo decisivo con la nascita della stampa a caratteri mobili.
Ha generato inoltre un cambiamento per quanto riguarda l’utilizzo dell’apparato sensoriale umano. Prima della scrittura e della stampa, la comunicazione avveniva solamente attraverso la parola, quindi privilegiava una cultura orale, in seguito la nascita di queste due si è passati ad un prevalere della vista sull’udito.
L’avvento della televisione, dell’informazione tramite i New Media, ha fatto si che potesse sviluppare un nuovo processo definito di “Oralità secondaria o di ritorno”. Il cittadino è concentrato sull’immediato, sul presente, il tempo è mercificato e la scrittura perde di importanza rispetto all’immagine.
L’oralità secondaria quindi, afferma Marshall McLuhan, ha riportato all’utilizzo di un senso, l’udito, spesso caratterizzato da un ascolto distratto.
Problemi legati alla concentrazione e al monopolio dell’informazione nelle mani di pochi soggetti potenti (giornali e televisioni, WCIT per la rete: censura)
Un altro problema dell’informazione fornita in rete, tramite New Media, è rappresentato dai sistemi monopolistici che, anteponendo l’obiettivo della salvaguardia della propria immagine, possono avere la tendenza a veicolare o manipolare le informazioni a propria discrezione, oscurando o omettendo informazioni e notizie che potrebbero ledere la loro immagine, a discapito quindi di una informazione corretta ed imparziale.
Un esempio di questa tendenza la possiamo trovare in ciò che è accaduto ad una conferenza tenutasi a Dubai lo scorso 3 dicembre 2012. La conferenza in questione è la “World Conference on International Telecomunication” (WCIT), che si è tenuta per riorganizzare il controllo sulla rete da parte dei governi mondiali, ed è stata principalmente voluta dall’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU). L’ITU voleva delle rivedere le leggi stabilite nel 1988, perché, affermava, da quel momento la rete è molto cambiata, e con lei il modo di comunicare.
Tra le diverse proposte ne spiccava una: si trattava di una norma che avrebbe potuto impedire la neutralità della rete, per cui le informazioni non sarebbero potute circolare liberamente. Un’altra proposta riguardava la Censura, per cui alcuni Stati volevano avere il controllo su Internet per filtrare le informazioni che circolavano on-line o limitare gli accessi ad alcuni contenuti, in base alla posizione geografica.
Google e altri colossi della rete, insieme ad un buon numero di Stati si sono opposti alle proposte fatte a Dubai, e da questa opposizione è nato uno slogan : “Una rete libera e aperta per un mondo libero e aperto”.
La conseguente decisione, a questa conferenza, fu bloccata, e rinviata ad una nuova conferenza che si terrà nel 2014 in Corea del Sud.
Manipolazione, corruzione e distorsione dell’informazione e frequente non veridicità a causa della mancanza di verifica delle fonti
Baudrillard afferma che “le informazioni che vengono diffuse non sono sempre vere e vanno in contraddizione con altre da altre fonti. Un inganno che continua anche quando vengono diffuse notizie vere.”
La rete ha apportato diversi cambiamenti al modo di veicolare le informazioni. L’enorme quantità di informazioni che in tempo reale viaggia sulla rete può confondere molte volte la persona che si sta informando. L’avvento dei social-network e delle versioni on-line dei giornali, l’informazione diventa “Real time”, e virtualmente ogni utente della rete diventa potenzialmente un reporter di notizie.
“...I new media ampliano l’accessibilità ai prodotti culturali azzerando i limiti spazio-temporali. Si tratta di una caratteristica nota come simultaneità despazializzata, e identifica la ben nota compressione spazio-tempo che si verifica nella fruizione delle informazioni.... “ (Antonio Teti, “Il Potere delle informazioni”, p.33)
In questo scenario un ulteriore impatto sociale dei New Media è dato anche dalla mancanza di controllo sull’effettiva veridicità della fonte e sulla sicurezza che l’informazione data sia corretta. Molto spesso può capitare che anche testate giornalistiche pubblichino notizie catturate dalla rete, privilegiando la tempestività rispetto alla correttezza della notizia.
Infine la circolazione di più versioni della stessa informazione, talvolta contrastanti, confondono l’utente, distorcono l’informazione che può oscurare ciò che è avvenuto effettivamente, ottenendo di fatto l’effetto contrario: la persona non è realmente informata.
Fruizione passiva dell’informazione: fenomeno di addormentamento delle coscienze
Grazie a tutti questi mezzi, la velocità di ricezione delle notizie e di tutto ciò che riguarda il mondo è stato velocizzato, cambiando la dimensione di spazio e tempo, e delineando un “villaggio globale”.
Secondo Marshall McLuhan, con l'avvento della televisione, si è tornati ad una cultura orale, questa nuova tecnologia però ha anche portato ad una ricezione, molto spesso, distratta.
C'è una differenza sostanziale tra la nascita della stampa e tra i mezzi di comunicazione di massa: la stampa ha favorito l'introspezione ed un pensiero critico della società, mentre i mezzi di comunicazione di massa hanno avuto un effetto opposto creando quello che si chiama "addormentamento delle coscienze", ovvero non sviluppando più nelle persone una fruizione critica dell’informazione e un pensiero autonomo e proattivo.
Questo non è solo un cambiamento che riguarda il modo di comunicare, ma un cambiamento generale, che riguarda la parte sensoriale umana e di come si percepisce il mondo.
“...L’attuale pervasività dei dispositivi tecnologici ha consentito di realizzare ciò che fino ad alcuni anni fa era semplicemente impensabile: disporre di uno strumento incontrollabile di comunicazione globale. tutto ciò ha reso definitivamente consapevole l’uomo delle straordinarie potenzialità della rete e di come possa essere utilizzata per molteplici finalità. I mezzi di informazione, grazie soprattutto alla Rete, sono potenzialmente in grado di screditare o elevare ai massimi vertici di gradimento qualsiasi individuo, governo o ideale politico e sociale. E possono farlo a livello mondiale. Sulle masse, le informazioni possono costituire un validissimo strumento per creare forti e radicati convincimenti su quali idee devono essere accettate e quali quelle da respingere con ogni mezzo. L’informazione, se ben progettata e realizzata, può influenzare la mente dell’uomo, condizionandone i comportamenti...” (Antonio Teti, “Il Potere delle informazioni”, p. 36)
Media Challenge
Sfide future dell’informazione
La principale sfida della comunicazione e dell’informazione nell’immediato futuro è offerta dallo sfruttamento della Realtà Aumentata e dai servizi di localizzazione. La realtà virtuale riempirà la realtà quotidiana in modo tale che l’informazione raggiungerà l’utente in modo costante e in tempo reale, aggiornandosi e modificandosi in funzione della sua posizione e della sua interazione con l’ambiente circostante sia esso reale o virtuale.
La Realtà aumentata
La Realtà aumentata è una realtà mediata dall'elaboratore, attraverso l'arricchimento della percezione sensoriale umana mediante informazioni, in genere manipolate e convogliate elettronicamente, che non sarebbero percepibili con i cinque sensi. Si ottiene attraverso la sovrapposizione e la miscelazione di uno strato informativo (in genere multimediale) sulla realtà, creando uno spazio ibrido di interazione tra realtà e virtualità.
La realtà aumentata sfrutta le funzionalità integrate nei dispositivi mobili (smartphone) quali: fotocamera, GPS, bussola e accesso web per combinare le informazioni con la realtà circostante, sovrapponendo i dati relativi alla posizione (geotag) oppure tramite il riconoscimento di un marcatore dedicato (QR Code o mobtag) per l’accesso rapido a contenuti multimediali presenti in rete.
Un’ulteriore applicazione della realtà aumentata è quella di fornire informazioni contestuali per ricreare le impostazioni e la ricostruzione virtuale di oggetti e monumenti danneggiati anche attraverso la renderizzazione 3D.
Ad esempio il Progetto StreetMuseum del Museo di Londra utilizza la realtà aumentata per sovrapporre le foto storiche nel posto esatto in cui è sono state scattate. Una analoga iniziativa è quella dei Totem informativi del Touring Club Italiano, in fase di sperimentazione a Milano, in prossimità di siti e monumenti di interesse storico ed artistico.
Servizi di Localizzazione
Un posto particolare nella Realtà Aumentata occupano i cosiddetti Location based service che sfruttano appunto i servizi di localizzazione tipici degli smartphone moderni. Sono servizi o applicazioni in grado di fornire in maniera dinamica informazioni e contenuti multimediali (immagini, video, testi o audio) in relazione alla posizione geografica dell’utente, quali ad esempio:
- Location-aware display of content
Sono applicazioni mobile che utilizzano il GPS per determinare la posizione dell’utente e di conseguenza forniscono contenuti. - Contributing content by end-users
Consentono all’utente di proporre contenuti - testo, audio, video o foto - legati ad un oggetto determinato. - Location based games – geocaching
L’utente può partecipare a giochi e ad attività collegate alla sua posizione attuale e può interagire e ricevere feedback dall’applicazione stessa. Con geochaching si intende una sorta di caccia al tesoro in cui l’utente può trovare indizi tramite il posizionamento GPS e trovare un “cache” ovvero un contenitore in cui lasciare un segno della visita ed eventualmente un oggetto. - Browser di realtà aumentata
Consentono l’accesso a dati e informazioni legati ad una determinata posizione “geografica”.
Il progetto GLΛSS
Un altro esempio pratico di realtà aumentata unita alla mobile experience è quello dei Google GLΛSS. In pratica si tratta di un micro computer indossabile con un display montato sulla testa ottica che è stato sviluppato da Google nell'ambito del progetto di ricerca GLΛSS, un progetto di sviluppo con lo scopo di produrre un computer di massa onnipresente.
Google GLΛSS visualizza le informazioni in modo simile ad uno smartphone, ma a mani libere, e può interagire con Internet tramite comandi vocali in linguaggio naturale. Attualmente i Google GLΛSS non hanno le lenti montate e Google sta ipotizzando delle partnership con i rivenditori di occhiali da sole, come Ray-Ban o Warby Parker anche se al momento la notizia più accreditata sembra essere quella veicolata dal Korea Times per cui Google avrebbe stretto un accordo con Samsung per la produzione di lenti/schermo OLED da montare sui GLΛSS. Google probabilmente aprirà dei propri brand shop per consentire anche ai potenziali clienti di provare il dispositivo. I primi Google GLΛSS saranno in commercio a partire dal prossimo dicembre nei primi google stores.